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Mattia Moreni

Pavia, 1920 – Brisighella, 1999

Mattia Moreni nasce a Pavia nel 1920. Viaggia frequentemente con la famiglia al seguito del padre, ufficiale di cavalleria. Si stabilisce a Torino e frequenta l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove sviluppa un linguaggio che propone immagini a carattere introspettivo con accenti espressionisti. A Torino nel 1946 ha la prima personale alla Galleria La Bussola. Nel 1948 esordisce alla Biennale di Venezia, dove sarà regolarmente presente fino al 1956 e poi 1960 e nel 1972.

Dopo gli esordi di matrice fauve-espressionista di tipo figurativo, si avvicina a soluzioni post-cubiste rielaborando Picasso e Léger. Nel 1952 aderisce al Gruppo degli Otto, fondato da Lionello Venturi, insieme a Afro, Renato Birolli, Antonio Corpora, Giuseppe Santomaso, Ennio Morlotti, Giulio Turcato ed Emilio Vedova. Proponendo forme astratto-concrete, gli artisti del gruppo si aprono alle novità che circolano a livello europeo, lasciando il figurativo per abbracciare una poetica astratta. Moreni orienta quindi la sua pittura verso l’arte informale anche dopo lo scioglimento del gruppo nel 1954, le sue tele sono caratterizzate da un linguaggio visivo dirompente e gestuale che esalta la materia pittorica.

Nei decenni successivi la sua pittura si indirizza verso altri percorsi, come la serie delle ‘Angurie’ e ‘Pellicce’, seguite poi dai cicli pittorici ‘Atrofiche’ e ‘grandi Marilù’, che esplorano la decadenza della specie umana attraverso immagini potenti e dal forte impatto visivo.

Muore nel 1999 a Brisighella, comune dove si era stabilito dalla metà degli anni Sessanta.

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