Dellupi Arte continua il ciclo espositivo rivolto all’arte informale con una personale dedicata a Hans Hartung, con un’accurata selezione di dipinti realizzati esclusivamente negli anni sessanta.
Inaugurati con l’assegnazione all’artista del Gran Premio di pittura alla XXXa Biennale di Venezia, gli anni sessanta rappresentano una stagione particolarmente creativa nella ricerca artistica di Hartung, in cui impiega tecniche artistiche innovative, coniugando lirismo e immaginazione pittorica. Dal 1961 al 1965, Hartung affina la tecnica del grattage, che consiste nel “grattare” con vari strumenti la pittura ancora fresca stesa sulla tela dipinta con colore soffiato. Per questo metodo di lavoro, Hartung si avvale di strumenti nuovi, sperimentando utensili comuni e oggetti di uso quotidiano, come rulli, spazzole, rami e rastrelli da giardino, ma anche l’aerografo, spruzzi e compressori.
Nelle opere esposte, Hartung declina il suo lessico segnico secondo un linguaggio pittorico fremente e vitale. Nessun segno domina la tela ma masse di colore scuro sui toni del nero e del blu, delle grandi forme che evaporano, si perdono o si stendono su ampie zone diventano il mezzo attraverso cui immortalare la materia, la luce e lo spirito, forza trainante dell’universo.
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