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Mostre:

Paul Jenkins

2024, In corso

Hartung – Imai – Jenkins

2023

Paul Jenkins

Kansas City, 1923 – Manhattan, 2012

Paul Jenkins è nato il 12 luglio 1923 a Kansas City, Missouri. Nel 1948 si trasferisce a New York dove ha studiato per quattro anni alla Art Students League. Durante questo periodo, ha incontrato Mark Rothko, Jackson Pollock, Lee Krasner e Barnett Newman.

Nel 1953, viaggia in Europa, lavorando per tre mesi a Taormina prima di stabilirsi a Parigi, dove nel 1954 fece la sua prima mostra personale presso lo Studio Facchetti in rue de Lille. Dal 1955 in poi, l’artista divide il suo tempo tra New York e Parigi.

Nel 1956 si è tenuta la sua prima mostra personale alla Martha Jackson Gallery di New York e in quell’occasione il Whitney Museum of American Art acquista un suo dipinto. Negli anni Cinquanta, Jenkins inizia ad avere una certa popolarità sia negli Stati Uniche che in Europa per le sue prime astrazioni.

Nel 1958 alla mostra Gutai tenuta presso la Martha Jackson Gallery, Jenkins è invitato da Jiro Yoshihara a lavorare con il gruppo Gutai a Osaka; tuttavia, Jenkins ha aspettato fino al 1964 per l’accettare del presente invito.

Le sue opere sono caratterizzate da ampie colature di colore sovrapposto – spesso di colori primari – che creano velature vitree, effetti di trasparenza e visioni traslucide. Se i suoi primi lavori erano realizzati a olio su tela emulsionata, a partire dagli anni Sessanta, passa gradualmente all’acrilico, aumentando l’effetto di trasparenza e sovrapposizione cromatica. Considerato un “abstract phenomenist” come lui stesso amava definirsi, influenzato dalle teorie del colore di Goethe, comincia a precedere i titoli delle sue opere con il termine “Phenomena” seguito da una parola chiave o una frase.

Considerato uno dei più importanti artisti astratti, le sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei del mondo, tra i quali la Tate Gallery di Londra; il Whitney Museum of Modern Art e il Solomon R. Guggenheim Museum di New York; il Centre Georges Pompidou e il Musée National d’Art Moderne di Parigi; lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il National Museum of Western Art di Tokyo.

© Paul Jenkins / Licensed by ADAGP

Mostre:

Paul Jenkins

2024, In corso

Hartung – Imai – Jenkins

2023

Opere selezionate

Albatross

1956
Olio e smalto su tela
130 x 196 cm – 51 1/8 x 77 1/8 inches

Chameleon

1956
Olio su tela
72,7 x 58,1 cm – 28 5/8 x 22 7/8 inches

Phenomena of Octane

1959
Olio e smalto su tela
180 x 127 cm – 70 9/10 x 50 inches

Eyes of the Dove: Turtle Gold

1959
Olio su tela
101,6 x 76,2 cm – 40 x 30 inches

Phenomena Shadow Over Shoulder

1962
Acrilico su tela
81 x 65 cm – 31 7/8 x 25 5/8 inches

Phenomena Cardinal Red

1966
Acrilico su tela
81 x 100 cm – 31 9/10 x 39 2/5 inches

Phenomena Point to Cross by

1969
Acrilico su tela
76 x 102 cm – 29 7/8 x 40 1/8 inches

Phenomena Down Wind

1974
Acrilico su tela
162,6 x 123,2 cm – 64 x 48 1/2 inches

Phenomena Wind Chamber

1975 – 1976
Acrilico su tela
167.6 x 167.6 cm – 66 x 66 inches

Phenomena Open Peach

1980
Acquerello su carta
79 x 110 cm – 31 1/8 x 43 1/4 inches

Phenomena Santa Fe Zig Zag

1982
Acrilico su tela
127 x 153 cm – 50 x 60 1/4 inches

Phenomena Buck Point

1984
Acrilico su carta
79 x 110 cm – 31 1/8 x 43 1/4 inches

Phenomena Winter Solstice

1986
Acrilico e collage su tela
95 x 129 cm – 37 2/5 x 50 3/4 inches

Phenomena Castle Keep

1989 – 1990
Acrilico su tela
100 x 100 cm – 39 3/8 x 39 3/8 inches

Paul Jenkins

Paul Jenkins