MAgnelli

Alberto Magnelli

Firenze, 1888 – Meudon, 1971

Nato a Firenze nel 1888, Alberto Magnelli inizia a dipingere nel 1907 e già nel 1909 partecipa alla Biennale di Venezia. Tra il 1911 e il 1912 frequenta l’Avanguardia italiana e i futuristi, stringendo amicizia con Marinetti, Boccioni, Carrà, tuttavia non aderirà al movimento e rifiuterà di prendere parte alle attività del gruppo.

Nel 1914 si reca a Parigi, qui conosce pittori e scrittori che gravitano attorno ad Apollinaire tra cui Picasso, Léger, Jacob. Rientrato in Italia per la guerra, passa con convinzione dalla figurazione all’astrazione. Sono di questi anni le “esplosioni liriche”: dipinti astratti con ancora tracce di figurazione, in cui emerge con vigore la forza espressiva del colore. Le opere rendono la pittura di Magnelli del tutto autonoma rispetto a correnti e movimenti artistici del periodo.

Nel 1931 si trasferisce definitivamente a Parigi e diventa membro del gruppo Abstraction-Création, proseguendo il percorso verso una pittura completamente astratta. Nel 1937 ha la sua prima personale a New York.. Durante la seconda guerra mondiale si stabilisce nel sud della Francia, insieme agli artisti Jean Arp e Sophie Taeuber-Arp, Robert e Sonia Delaunay.

Consacrato come uno dei grandi maestri dell’astrattismo internazionale, gli anni Cinquanta e Sessanta segnano la definitiva consacrazione di Magnelli con importanti esposizioni tra le quali la Biennale di San Paolo del 1951, la retrospettiva nel 1954 al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, Documenta di Kassel nel 1955 e poi nel 1963, la retrospettiva alla Kunsthaus di Zurigo. L’estremo rigore delle forme geometriche si coniuga con l’inventiva compositiva, grazie alla ricerca e allo sviluppo di equilibri cromatici e di ritmi formali che esaltano sia il valore plastico della forma sia le campiture di colore. Muore a Meudon nel 1971.

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