Bologna, 1935
Tra i principali artisti figurativi del XX secolo, Valerio Adami nasce a Bologna nel 1935. Trasferitosi a Milano nel dopo guerra, dopo aver frequentato l’atelier di Felice Carena e aver seguito i corsi di Achille Funi, si diploma all’Accademia di Brera nel 1955. Nello stesso anno, compie il suo primo viaggio a Parigi, dove entra in contatto con i pittori Wifredo Lam e Roberto Sebastian Matta, con cui stringe un rapporto di amicizia. Nel 1958 soggiorna a Londra, qui incontra William Scott e Francis Bacon.
A partire dagli anni Sessanta, partecipa a mostre e rassegne internazionali, tra queste nel 1968 la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale. Inizia anche una serie di lunghi soggiorni in giro per il mondo che lo porteranno, tra l’altro, a Londra, New York, Cuba, Tokyo, Caracas, ma anche in Messico, India, Israele, Scandinavia e Argentina. Tutti questi viaggi segnano molto profondamente la visione artistica di Adami e gli permetteranno di incontrare numerosi scrittori, filosofi e artisti, con cui instaurerà legami duraturi e proficui. La passione per il viaggio contraddistinguerà tutta la sua vita.
Influenzato dalla Pop Art, la sua arte si sviluppa in una sorta di racconto fantastico e ironico caratterizzato da interni spersonalizzati e corpi dislocati tra oggetti fortemente simbolici, dipinti in forme piatte e lisce dai colori audaci delimitate da nette linee nere.
Innumerevoli sono state le retrospettive dedicate all’artista da musei internazionali, tra cui il Centre Georges Pompidou di Parigi, poi a Palazzo Reale, Milano (1985), l’IVAM- Centre Julio Gonzàlez di Valencia (1990), il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid (1991), il Tel Aviv Art Museum di Tel Aviv (1997), il Museo Belles Artes, Buenos Aires (1998), il The Boca Raton Museum of Art di Miami (2010).
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