Schaesberg, 1920 – Amsterdam, 2012
Dopo aver studiato all’Industrial Art College di Maastricht, completa la formazione presso la National Academy of Visual Arts di Amsterdam. Nel 1948 e nel 1949 viene insignito del Royal Grant for Painting.
Considerato tra più importanti artisti olandesi della sua generazione, Ger Lataster ha saputo portare all’estremo il linguaggio dell’espressionismo astratto. Influenzato dall’arte informale e dal contesto creativo degli anni Cinquanta, le sue opere esplorano l’idea di spiritualità e di sublime sfruttando le proprietà formali della pittura.
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta si afferma nel panorama internazionaleattraverso il rapporto con William Sandberg, direttore dello Stedelijk Museum di Amsterdam, che lo include in varie mostre da lui organizzate. Il riconoscimento internazionale arriva anche grazie alla Galerie Paul Facchetti di Parigi, da sempre attenta a sostenere la ricerca informale.
Nel 1963, Lataster, insieme a Mari Andriessen, Nic Jonk, Theo Mulder e Wessel Couzijn, è il fulcro dell’accademia d’Arte Alternativa ’63 di Haarlem. Nel 1966, Lataster soggiorna negli Stati Uniti in veste di professore alla Minneapolis School of Art e nello stesso anno ha la possibilità di esporre alla Graham Art Gallery di New York.
Numerose sono in questi anni le mostre in musei prestigiosi come lo Stedelijk Museum di Amsterdam, al Van Abbemuseum di Eindhoven, al Bonnefantenmuseum di Maastricht, al Dordrechts Museum e al Singer Museum di Naarden. I suoi dipinti entrano a far parte di collezioni private e museali, nazionali ed estere.
La produzione di Lataster dei decenni successivi è sempre più libera e sperimentale, l’espressionismo astratto diventa un linguaggio creativo innovativo e arricchente capace di sfruttare tecniche e materiali più diversi e contrastanti.
Nel 2010, è stato nominato Cavaliere nell’Ordine del Leone Olandese; nello stesso anno ha ricevuto il Segno di merito onorario dalla città di Amsterdam. Si spegne nel 2012.
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