Boulogne-sur-Mer, 1921 – Boulogne-Billancourt, 2012
Georges Mathieu, nato a Boulogne-sur-Mer nel 1921, prima di intraprendere la carriera artistica dedica alcuni anni all’insegnamento e al lavoro d’interprete, incominciando parallelamente, a partire dal 1942, ad appassionarsi alla pittura. Sarà il 1944 l’anno decisivo per l’evoluzione della sua poetica e del suo stile, quando inizia a dipingere quadri non figurativi, da autodidatta.
Dal 1947, anno in cui si stabilisce a Parigi, prende parte al dibattito teorico, organizzando una serie di mostre e manifestazioni a favore di un’arte libera da tutti i vincoli e dagli schemi classici: l’Astrazione Lirica.
Negli anni Cinquanta e Sessanta, Mathieu presenta già tutte le caratteristiche peculiari della sua produzione. Dal 1948-1949 l’artista si fa notare per la sua singolare applicazione del colore, direttamente dal tubetto: tecnicamente egli traccia le sue “scritture” spremendo il colore puro dal tubetto in maniera tale da poter dipingere e al tempo stesso disegnare. Espone per la prima volta nel 1946 al VI Salon des moins de 30 ans, alla Galerie des Beaux-Arts di Parigi, nel 1950 tiene la sua prima mostra personale alla Galerie René Drouin a Parigi.
Dalla fine del 1950, Mathieu forma una stretta collaborazione con il gruppo Gutai in Giappone. Parallelamente concepisce le prime opere “tachiste” ed inizia ad associare ai suoi dipinti titoli ispirati alla storia della nazione francese. Nel 1951 organizza, assieme al critico d’arte Michel Tapié, la mostra ‘Vehemence confrontées’, che riunisce il panorama internazionale dei principali astrattisti lirici.
Tre anni dopo, tiene una personale a New York, segno del riconoscimento internazionale della sua arte. A Tokyo nel 1957, dipinge 21 opere in tre giorni; questa fusione di pittura e azione anticipa la performance art.
Altre mostre personali di rilievo hanno luogo presso la Kootz Gallery di New York, dove espone regolarmente tutta la sua vita (la prima mostra risale al 1954), l’Institute of Contemporary Arts, Londra (1956); Museu de Arte Moderna, São Paulo (1960); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, (prima retrospettiva parigina, 1963); Grand Palais, Parigi (1978); Jeu de Paume, Parigi (2002).
Dal 1966 si dedica anche all’arte decorativa, realizzando i manifesti per Air France (1967), i cartoni per arazzi dei Gobelins (1968-1969) e la moneta da dieci franchi.
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