Vimercate, 1935 — Desio, 2013
Agostino Bonalumi nasce a Vimercate, in provincia di Milano, il 10 luglio 1935. Dopo gli studi di disegno tecnico e meccanico, si dedica da autodidatta alla pittura, iniziando a esporre giovanissimo. Grazie a Enrico Baj, nel 1958 conosce Piero Manzoni ed Enrico Castellani: tra i tre artisti si crea un sodalizio che li vedrà esporre insieme prima alla Galleria Pater di Milano, poi a Roma, Milano e Losanna.
Nel 1959 fonda con Castellani la rivista “Azimuth”, mentre nel 1961 alla Galleria Kasper di Losanna è tra i fondatori del gruppo Nuova Scuola Europea. La sua ricerca incentrata sullo spazio lo porta a realizzare le sue prime “estroflessioni”: Pitture-Oggetto ottenute grazie a telai e strutture che collocate sul retro della tela ne comportano la tensione e la deformazione.
Nel 1966 inizia un lungo periodo di collaborazione con la Galleria del Naviglio di Milano che lo rappresenterà in esclusiva, pubblicando nel 1973, per le Edizioni del Naviglio, un’ampia monografia a cura di Gillo Dorfles. Nel 1966 è invitato alla Biennale di Venezia con un gruppo di opere e nel 1970 con una sala personale.
Negli anni sessanta la sua ricerca evolve verso la creazione di opere-ambiente, nelle quali lo spettatore partecipa attivamente allo spazio. Nel 1980 a Palazzo Te a Mantova viene allestita un’importante retrospettiva.
Negli anni Novanta Bonalumi sperimenta anche la fusione in bronzo e l’acciaio. Nel 2002 gli viene conferito il Premio Presidente della Repubblica, in quell’occasione l’Accademia Nazionale di San Luca gli dedica una retrospettiva a Palazzo Carpegna a Roma. Nel 2003 partecipa alla mostra “Futuro Italiano”, allestita nelle sale del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Bonalumi muore a Desio il 18 settembre 2013.
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