Scarpitta

Salvatore Scarpitta

New York, 1919 – 2007

Salvatore Scarpitta nasce a New York nel 1919; il padre era uno scultore emigrato dalla Sicilia e la madre un’attrice russo-polacca. Poco dopo la nascita, la famiglia si trasferisce a Los Angeles. Qui frequenta assiduamente il circuito della Legion Ascot Speedway, qui nasce la passione per le corse automobilistiche e le auto da corsa.

Terminati gli studi nel 1936, s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove si diploma nel 1940. Durante la seconda guerra mondiale, si arruola nella Marina americana che lo incarica di ritrovare e catalogare le opere trafugate dai nazisti. Dopo la guerra ritorna in Italia e si stabilisce a Roma.

Negli anni Cinquanta espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero e partecipa alla Biennale di Venezia del 1952, 1956 e 1958. Sempre nel 1958 espone alla Galleria La Tartaruga di Roma i lavori con bende e tele estroflesse, che attirano l’attenzione di Leo Castelli. Invitato a esporre alla Leo Castelli Gallery a New York nel 1959, Scarpitta rientra negli Stati Uniti e instaura un duraturo e proficuo rapporto di lavoro e amicizia con il gallerista americano. Collaborerà con Castelli fino al 1998, anno della chiusura della galleria. Parteciperà nei decenni successivi a numerose mostre sia negli Stati Uniti che in Italia.

A partire dagli anni Sessanta, Scarpitta inizia a unire la passione per le auto da corsa con la ricerca artistica, incorporano nelle opere componenti d’auto o elementi propri del mondo delle gare automobilistiche o costruendo fac-simile di macchine da corsa.

Opere di Scarpitta fanno parte delle collezioni dei più importanti musei internazionali. Scompare a New York nel 2007.

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