Homs, 1934 – Roma, 1998

Mario Schifano nasce a Homs, in Libia, nel 1934, dove il padre lavorava come archeologo presso gli scavi di Leptis Magna. Nei primi anni Quaranta si trasferisce a Roma e, dopo un apprendistato presso il Museo Etrusco di Villa Giulia, decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura. La sua prima mostra è del 1959 presso la Galleria Appia Antica di Roma.

Partecipa al movimento artistico Scuola di Piazza del Popolo insieme agli artisti Francesco Lo Savio, Mimmo Rotella, Giuseppe Uncini, Giosetta Fioroni, Tano Festa e Franco Angeli.

Nel 1962 un viaggio a New York gli offre l’occasione per entrare in contatto con la Pop Art, conosce Andy Warhol e frequenta la Factory. La sua pittura attira l’interesse di Ileana Sonnabend con cui firma un contratto in esclusiva.

Influenzato dall’estetica avanguardistica della Pop Art e affascinato dalle nuove tecnologie e dalla pubblicità, i suoi quadri inizialmente schermi monocromi si popolano progressivamente di numeri, lettere, segnali stradali e noti marchi pubblicitari, come la Esso e la Coca Cola. Appaiano anche rivisitazioni della storia dell’arte, in particolare del futurismo.

Negli anni Sessanta iniziano anche le prime sperimentazioni cinematografiche e la realizzazione di diversi lungometraggi. Il suo interesse per la contaminazione tra pittura, musica, cinema, fotografia, video segnerà tutta la sua carriera.

Durante gli anni Settanta sperimenta nuovi smalti industriali di grande brillantezza e trasparenza, capaci di asciugare con grande rapidità e utilizza spesso come supporto la tela emulsionata. Tra le opere più importanti degli anni Ottanta sono la seria dedicate ai marchi pubblicitari, con la citazione di immagini di uso comune facilmente riconoscibili.

Le opere dell’ultimo periodo testimoniano il suo rinnovato interesse per la tecnologia e la multimedialità. Muore a Roma il 26 gennaio 1998.